La Basilica di Santa Maria Assunta lega le sue origini al ritrovamento di una prodigiosa immagine della Vergine, l’affresco della Madonna del Pileri, scoperto, secondo una tradizione orale, in una grotta sita in prossimità dell’odierna zona absidale della Basilica. Punto nevralgico dell’antico quartiere di lingua latina, si avvicendò, tra il 1466 e il 1936 con turno annuale, nel ruolo di matrice con le chiese di San Nicola e di San Martino. Un tempo appartenente all’arcidiocesi di Messina, dal 1844 ricade nella diocesi di Acireale. Il 20 settembre del 1957 Pio XII la erige a parrocchia ab antiquo e la insignisce del titolo di Basilica minore. L’edificio si caratterizza per il suo prospetto dominato dall’alta torre campanaria in stile neo-gotico e per l’alternarsi della pietra lavica con la pietra bianca di Siracusa. All’interno è possibile ammirare gli affreschi seicenteschi della volta della navata centrale dedicati alla Vergine, le pregevoli pale d’altare delle navate laterali databili tra il XVII e il XIX secolo e il tesoro comprendente opere medievali di ambito internazionale.