Chiesa di San Martino


L’edificio sacro sorge nella zona della città un tempo abitata da popolazioni di provenienza lombarda. La chiesa potrebbe avere origini molto lontane nel tempo, gli storici del Settecento facevano infatti risalire la sua fondazione al V secolo d.C. Originariamente ad unica navata, solo nel XIII secolo l’edificio viene dotato di navate laterali, realizzate utilizzando lo spazio precedentemente occupato dalle chiesette di San Clemente, San Cataldo e Sant’Ippolito. Durante il XVII secolo tutta la struttura subisce profondi cambiamenti che la porteranno a perdere gli elementi in stile gotico–aragonese e ad assumere una facciata barocca. Tra le opere in essa custodite da ricordare il cinquecentesco polittico della Madonna con Bambino tra le sante Maria Maddalena e Marta attribuita ad Antonello de Saliba, il prezioso ciborio marmoreo in gotico fiorito realizzato nel XIV secolo, il cinquecentesco crocifisso ligneo del messinese Giovanni Antonio Matinati e le statue della Madonna delle Grazie, attribuita a Vincenzo Gagini, e della Madonna della Misericordia ugualmente attribuita alla scuola dei Gagini. La chiesa custodisce inoltre un interessante tesoro con opere medievali di ambito internazionale.