Chiesa di San Leonardo abate


La chiesa madre di San Leonardo Abate, progettata dall’architetto Camillo Autore dopo la distruzione dell’antico edifi cio sacro durante l’eruzione dell’Etna del 1928, fu aperta al culto il quattro novembre del 1935.

Lo stile è classicheggiante con pianta a croce latina, sovrastata da una imponente cupola. La facciata, preceduta da una maestosa scalinata in pietra lavica, è delimitata da coppie di lesene e presenta tre portali. Al di sotto del frontone, una iscrizione riporta la citazione tratta dal vangelo di Luca 12,49-53 “IGNEM VENI MITTERE IN TERRAM” (sono venuto a portare il fuoco sulla terra) e allude alle vicende della distruzione della vecchia città causata dal fuoco del vulcano. La porta centrale è arricchita da 8 pannelli lignei con la rappresentazione di altrettante scene della vita terrena di san Leonardo Abate, eremita francese e protettore della città.

L’interno, a tre navate divise da possenti pilastri, è dominato da un monumentale lampadario, realizzato da artigiani mascalesi di oltre 600 kg di peso, ed è ornato da altari in marmo policromo. In fondo alla navata destra si apre la cappella del Santo Patrono che custodisce la statua ottocentesca di san Leonardo tratta in salvo durante l’eruzione del 1928 e con in mano una catena con i ceppi, simbolo del protettore dei carcerati. Tra le altre opere conservate possiamo ricordare: una statua in legno scolpito, intagliato e dipinto di Maria Santissima Immacolata di autore ignoto, una tela di san Sebastiano datata al 1864, il monumentale organo a canne realizzato dalla ditta Mascioni di Azzio (Varese) ed il tesoro di san Leonardo costituito da opere in argento e dai gioielli donati dai fedeli, che ornano la veste del simulacro in occasione della solenne processione che si svolge annualmente il 6 novembre.