Basilica San Sebastiano Martire


La Basilica di San Sebastiano, proclamata dall’UNESCO monumentomessaggero di una cultura di Pace, venne costruita dai confrati del santo bimartire che un tempo veniva onorato nell’attuale chiesa di Sant’Antonio di Padova, sulla via Vittorio Emanuele, piccolo edifi cio realizzato dopo una pestilenza del XV secolo alle porte dell’antica Aci Aquilia. I lavori iniziarono nel 1608 avviando un impianto basilicale che subì danni dal sisma del 1693. La devozione nei confronti del Santo fece restaurare in poco tempo le murature creando una struttura barocca che va segnalata per l’unità delle arti. Architettura, pittura, scultura, arti decorative trovano in essa una sintesi perfetta a cominciare dal monumentale prospetto realizzato da Angelo Bellofi ore (1705-1715) in pietra bianca di Siracusa, ove lo scalpello di abili artisti donano alla città uno degli esempi migliori di barocco siciliano.

L’interno custodisce opere pittoriche di Pietro Paolo Vasta e della sua bottega a cominciare dal ciclo pittorico dedicato al martirio del Santo narbonese nel presbiterio (1732-1734), inizio della parabola artistica del pittore acese dopo i suoi studi presso la romana Accademia di San Luca. Sugli altari da segnalare: le tele dell’Incoronazione della Vergine di Matteo Ragonisi; la Vergine con i Santi Gaetano, Francesco di Sales e Lucia di Alessandro Vasta e la Trinità con i Santi Giovanni, Liborio e Girolamo di Pietro Paolo Vasta; i Santi Cosma e Damiano e il San Giovanni Battista di Antonino Bonaccorsi; la statua dell’ ”Ecce Homo” del XVIII secolo. Nel transetto è la cappella del Santo ove sono custoditi il venerato simulacro di metà del XVI secolo e l’argenteo fercolo, disegnato nel 1756 da Alessandro Vasta. Nei locali annessi alla sacrestia è il Museo basilica San Sebastiano che custodisce suppellettili e paramenti liturgici di particolare pregio.