Chiesa San Domenico


In origine la chiesa, eretta nella prima metà del XVI secolo, era dedicata a san Giuseppe e dava il nome al quartiere in cui sorgeva. Nel 1639 fu approvato dalla municipalità della città il progetto di fondare un convento inaugurato dal domenicano P. Basilio Amabile da Messina.

L’attuale prospetto, arricchito dalle statue della Vergine e di santi domenicani, risale al 1857. Nell’imponente facciata gli ordini architettonici si alternano. Il primo, dove sono collocati i tre ingressi della chiesa, presenta colonne sormontati da capitelli in stile ionico. L’ordine centrale è il più ricco e presenta una tribuna arricchita da statue abbinate a doppie coppie di colonne sormontate da capitelli corinzi. Un grande timpano di chiara matrice classica sovrasta il gruppo scultoreo centrale che presenta la Vergine che consegna il Rosario a san Domenico.

Al suo interno sono custodite varie opere tra cui si segnalano: le Nozze mistiche di santa Caterina e san Domenico dell'artista Giacinto Platania, Madonna del Rosario, san Domenico, santa Caterina e altri santi di Matteo Ragonesi, Sacra Famiglia e Santa Caterina tra i dottori di Alessando Vasta.