Chiesa Sant'Antonio di Padova


La chiesa di Sant’Antonio di Padova, edificata dopo l’epidemia di peste del XV secolo e ricostruita in seguito al catastrofico sisma del 1693, è la più antica di Acireale. Originariamente dedicata a San Sebastiano, fu dedicata al Santo predicatore solo dopo il 13 luglio 1652, quando, grazie alla diffusione del culto del Santo martire e l’aumento del numero dei fedeli, si decise di costruire una chiesa più ampia da dedicare a quest’ultimo.

L’impianto ad un’unica navata presenta sugli altari laterali interessanti opere di artisti rappresentativi del territorio, tra cui si segnalano: il San Cristoforo e la Santa Cecilia di Michele Vecchio; la Madonna col Bambino e Sant’Antonio di Alessandro Vasta; San Pietro d’Alcantara; il venerato simulacro ligneo del Santo patavino del XVII secolo. Nel presbiterio Pietro Paolo Vasta concluderà nel 1755 la sua carriera pittorica a causa di un malore, lasciando la bottega al fi glio Alessandro. Grazie alla sua posizione al di sotto del piano stradale, la struttura religiosa gode di un’ottima prospettiva dalla scala di accesso da cui emergono i caratteri tipici del barocco acese caratterizzato dalla luminosità degli interni e da una magistrale sintesi di arte e fede.