Dante nelle chiese di Acireale III edizione


Nel 2017 la Diocesi di Acireale ha dato inizio a questo esperimento di lecturae Dantis all’interno delle chiese di Acireale, con la consapevolezza che quanto stavamo per fare ripercorreva un percorso già praticato da secoli in molte realtà cittadine italiane. Quando nel 1373 Giovanni Boccaccio fu incaricato dal comune di Firenze di avviare delle letture pubbliche della Comedìa, all’interno della chiesa di Santo Stefano in Badia, avveniva qualcosa che non si era mai fatto ovvero avviare delle lezioni sul poema che potessero riguardare tutti, in primis il popolo che “pur sanza lettere” veniva indirizzato alla comprensione dei versi danteschi. Nel caso specifico acese l’intuizione della prof.ssa Annamaria Zizza, del liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, di avviare delle letture pubbliche del poema sacro all’interno delle nostre chiese ha avuto però un di più poiché l’inserimento di due introduzioni alla lettura di uno specifico canto, una teologica e una storico artistica, ha permesso che i versi di Dante trovassero un contesto locale ad accoglierli. Se da un lato quindi si è proposto quanto già sperimentato altrove, dall’altro un circuito di chiese cittadine ha creato un format inedito. Il tutto inserito in una cornice imbastita di brani musicali, sotto la direzione artistica del maestro Simona Postiglione, che ha consentito di generare una quinta scenica che ha arricchito la già interessante arte locale. Pertanto al “visibile parlare” dell’arte sacra, luogo teologico di impatto liturgico e catechetico, si è aggiunto “l’ascoltare” contemplativo della musica. Non dunque fatti meramente estetici ma occasioni per cercare di raggiungere il cuore cristiano del messaggio dei versi danteschi. Dante nelle chiese di Acireale, giunto alla III edizione, è comunque un lavoro di squadra capeggiata dal nostro Vescovo, mons. Antonino Raspanti, che è stato anche interprete di interventi teologici in alcune occasioni. Accanto a lui i volontari dell’Associazione Culturale Cento Campanili e l’avv. Mariella Bonanno, madrina della manifestazione, hanno approntato un programma che potesse essere appetibile alla Città, sostenendone l’organizzazione anche economicamente. Ma sono da ringraziare anche gli altri membri del comitato promotore il prof. Orazio Mellia sempre del “Gulli e Pennisi”, il direttore del Parco Culturale Ecclesiale Terre dell’Etna e dell’Alcantara don Roberto Fucile e il direttore dell’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici don Angelo Milone. Scriveva Romano Guardini, grande teologo del Novecento ed esperto conoscitore di Dante, che quando era studente di teologia a Friburgo in Germania, uno dei suoi professori gli chiese se avesse letto Dante e lui dovette rispondere negativamente. Il professore sorridendo gli disse «che studiare teologia, parlare italiano e non aver letto Dante, era quasi un peccato. Disse “quasi un peccato veniale” poiché era insegnate di teologia morale e amava la precisione». Insomma crediamo che la proposta di queste lecturae Dantis, con l’intervento di professionalità diverse, ha consentito di perseguire un fine comune che è quello di lanciare un messaggio di unità all’interno di una Città in cui non mancano difficoltà sociali e culturali, spesso non valorizzando quanto i nostri padri ci hanno consegnato in fede e cultura che invece rappresentano il collante naturale per il progresso civile della comunità. Appuntamento a domenica 8 p.v. presso la chiesa di Santa Maria della Neve (Grotta) e giovedì 26 dicembre presso la basilica di San Sebastiano di Acireale alle ore 18.00.

http://www.diocesiacireale.it/2019/12/02/dante-nelle-chiese-di-acireale-i-prossimi-appuntamenti/?fbclid=IwAR0DCS3K3HKs-CjAl3tgLBRLVwzhBVhzIPGFzoboenktOf3JYBLFAWhvVLk