Chiesa di Maria Santissima del Rosario


La chiesa "Maria Santissima del Rosario" in Cosentini fu edificata, tra il 1856 e il 1860, dal dott. Mariano Cosentini e dalle cinque sorelle suore domenicane “monache di casa”. Prese il posto della piccola cappella privata che fin dal 1840 avevano eretto presso la loro casa di campagna situata nella contrada che da essi, in seguito, avrebbe preso il nome. Progettata dall’ing. Nicola Musmeci, la piccola chiesa rurale si presentava di modeste proporzioni, ad una sola navata e con una piccola torre campanaria laterale. Aperta ufficialmente al culto nel 1863, essa fu dedicata alla Madonna del Rosario. A causa dell’incremento della popolazione, nel 1873, mons. Gerlando Maria Genuardi, primo vescovo di Acireale, decise di erigerla parrocchia succursale della Cattedrale di Acireale. Intorno al 1890 la chiesa fu ampliata su progetto dell’ing. Mariano Panebianco che, oltre a risistemare la facciata, allungoò la navata centrale realizzando il transetto, la cupola e un’alta torre campanaria. Il disastroso terremoto dell’8 maggio 1914 rese la chiesa inagibile. Fu deciso di chiudere il transetto, di demolire la volta, la cupola e il campanile per realizzare nuove strutture con criteri antisismici. Il progetto degli ing. Salvatore Scuderi e Michele Grassi mutò radicalmente l'impostazione originaria. Nel 1921 la chiesa di Cosentini fu costituita parrocchia autonoma. Altri lavori di abbellimento e di restauro furono eseguiti negli anni 1952-1960 ad opera dell'ing. Michele Grasso da Cosentini. Il 21 agosto 1960, in occasione del primo centenario di costruzione, la chiesa fu solennemente consacrata. All’interno della chiesa si possono ammirare alcune pregevoli opere d’arte: l’altare maggiore sormontato dalla cappella della Madonna, in legno scolpito, dal vivace disegno architettonico. Essa racchiude la statua in legno della Madonna del Rosario, patrona di Cosentini. Degni di nota sono gli altari laterali, particolarmente quelli del Crocifisso e di San Giuseppe, compatrono del paese. Al centro della chiesa troviamo una lapide che copre la sepoltura dei fondatori della chiesa. Gli stessi fondatori, le cinque sorelle suore domenicane e due fratelli, sono raffigurati in alcuni ritratti esposti in sagrestia.